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Allenare l’equilibrio

Tra le varie abilità da allenare vi è anche l’equilibrio. Instabilità, alterazioni posturali, cadute o infortuni ripetuti sempre dal medesimo lato del corpo  sono differenti problematiche scaturite  da un unico problema: mancanza di equilibrio. Conoscere i fattori che lo regolano e come allenarlo è fondamentale per prevenire infortuni e migliorare le attività quotidiane ed anche la  performance sportiva.

Quali sono i sistemi del corpo che regolano l’equilibrio:

l’equilibrio è un processo complesso che viene regolato dal sistemo nervoso, grazie alle informazioni sensoriali inviate costantemente dal sistema visivo(vista), dal sistema vestibolare(orecchio interno), e dalla propriocezione ( posizione delle articolazioni nello spazio).

Questa triade di informazioni sensoriali viene paragonato ad un  GPS .

l’equilibrio viene regolate da diversi centri nel cervello che modulano e adattano la postura e il movimento attraversi dei riflessi involontari. I riflessi hanno lo scopo di regolare il tono dei muscoli Lhe ci permettono di rimanere in piedi (muscoli antigravitari) principalmente i muscoli estensori della colonna vertebrale e degli arti superiori ed inferiori.

L’equilibrio è stabile ed efficacie quando il nostro corpo è capace di rimanere nella base di appoggio (baricentro) mentre tutte le deviazioni dei segmenti corporei che rendono difficile questo compito ci rendono instabili.

Non tutti usano in egual maniera i sensi, per questo ci saranno persone che usano maggiormente il canale  visivo, altre  il sistema vestibolare per bilanciarsi senza le informazioni  visive  o molte altre invece , si equilibrano maggiormente con le informazioni  propriocettive derivanti dalle posizioni delle articolazioni.

Riassumendo, l’equilibrio è un sistema dinamico  che  regola la posizione del capo, delle colonna  vertebrale e l’appoggio dei piedi per svolgere in maniere efficiente le attività quotidiane e i gesti motori sportive.

Quando le persone hanno poco equilibrio?

Si tratta di persone che hanno un ‘alterazione delle informazioni sensoriali derivanti dalla vista, orecchio interno e propriocezione articolare, che non permettono al corpo di trovare strategie efficaci per bilanciarsi in relazione all’ambiente esterno.

Esistono molto patologie che possono influenzare l’equilibrio, come le vertigini, i capogiri etc ma in questi casi bisogno sempre rivolgersi ad un professionista specializzato.

Cosa succede alle persone che hanno poco equilibrio:

una persona che ha poco  equilibrio, deve trovare  una serie di compensazioni funzionali per bilanciarsi , che si tramutano in alterazioni della postura e delle attività quotidiane

Inoltre si  possono verificare cambiamenti del tono muscolare in alcune parti del corpo, sovraccarico articolare, ipervigilanza  nei movimenti , ansia, stress.etc

Una persona che usa molto la vista per equilibrarsi userà molto meno le info del sistema vestibolare o propriocettivo, quindi avrà molto difficolta a rimanere su superfici instabili dove le info arrivano dal sistema vestibolare e propriocettivo del piede.

Al contrario persone che sfruttano maggiormente le info derivanti dalla propriocezione o vestibolare troveranno difficoltà a bilanciarsi nelle condizioni deve la vista è la principale fonte di informazioni.

Come si allena l’equilibrio:

l’allenamento dell’equilibrio normalmente si esegue attraverso degli  esercizi asimmetrici e  su superfici instabili che permettono di  adattare il corpo in posizioni di disequilibrio e renderlo capace di trovare strategie per equilibrarsi in diverse situazioni.

Ma questa non è l ‘unica strategia e in molti casi può essere controproducente. Per questo Tepy App ha creato dei protocolli specifici per l’allenamento dell’equilibrio che saranno scelti in base ai bisogni dei soggetti.

L’allenamento dell’equilibrio deve tenere in considerazione diversi aspetti:

  1. l’appoggio del piede, focalizzarsi nella distribuzione del peso del corpo in tutto il piede , nel tripode podalico( tallone, 1 dito e 5 dito del piede)
  2. individividuare le articolazioni con rigidità e scarsa mobilità e attuare strategie di mobilizzazione articolare per migliorare la mobilità e controllo motorio.
  3. Eseguire esercizi prevalentemente unilaterali e asimmetrici e con ridotta base di appoggio  degli arti inferiori .
  4. Esercizi dinamici  ad occhi chiusi o con scarsa luce o visibilità
  5. Esercizi con movimenti del capo in diverse direzioni
  6. Esercizi con stimoli perturbanti agli arti superiori
  7. Esercizi su superfici instabili sotto i piedi

Un adeguato allenamento, personalizzato in base alle necessità individuali, è fondamentale per migliorare l’equilibrio, prevenire infortuni e cadute, e rendere più efficaci le attività quotidiane e la performance sportiva. Sfruttare strategie come esercizi asimmetrici, stimoli sensoriali diversificati e superfici instabili, può stimolare il sistema nervoso a trovare nuove strategie di controllo posturale. Incoraggiamo quindi tutti a dedicare tempo e attenzione al proprio equilibrio, per ottenere benefici a breve e lungo termine.

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